Trezzi: «Grazie ai buoni lavoro abbiamo fatto avvicinare studenti al nostro mondo»
Serve urgentemente una valida alternativa all’utilizzo dei voucher. È la Coldiretti di Como-Lecco a lanciare l’allarme. Senza questo particolare strumento di retribuzione per il lavoro occasionale, che nelle province di Como e Lecco conta 8mila — 4068 a Como e 3998 a Lecco — buoni lavoro impiegati, corrono infatti il serio rischio di non essere impiegati in agricoltura, per le attività stagionali, giovani studenti, pensionati e cassa integrati.
Con l’arrivo della primavera e il moltiplicarsi dell’inizio dei lavori stagionali, emerge sempre più forte la necessità di trovare una valida alternativa che possa rispondere alle stesse esigenze delle imprese e dei lavoratori, per non perdere opportunità occupazionali e compromettere l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi. Già nell’ultimo anno, con l’introduzione di norme più stringenti nella materia, si è registrato un significativo calo dell’utilizzo dei voucher. Stima la Coldiretti di Como che circa il 50% delle aziende che ne facevano uso, infatti, hanno smesso di farlo. Aziende che, nel comparto agricolo, sono quelle che svolgono la loro attività solo in alcuni periodi dell’anno, come ad esempio, per la raccolta della frutta o degli ortaggi.
“Se con la cosiddetta ‘Manovrina' — spiega il presidente della Coldiretti Como-Lecco Fortunato Trezzi — dovessero tornare ad essere introdotti dei mezzi idonei a colmare il vuoto lasciato dai voucher, noi agricoltori saremmo disposti a valutarne l’efficacia. La situazione merita riflessioni sì, ma anche fatti concreti per ridare al comparto agricolo degli strumenti necessari ad affrontare i lavori stagionali chesi moltiplicano questa stagione. In ultimo c’è da considerare che i voucher hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori”.