18 Settembre 2025
Coldiretti: bene allentamento restrizioni legate alla peste suina africana

L’allentamento delle restrizioni imposte per contrastare la peste suina africana è una misura chiave per il futuro degli allevamenti lombardi che da ormai tre anni stanno subendo gli effetti della crisi scatenata dal propagarsi del virus della PSA. È quanto afferma Coldiretti Lombardia accogliendo positivamente l’annuncio dell’europarlamentare Carlo Fidanza, mercoledì 17 settembre a Milano per la visita della delegazione della commissione Agricoltura del Parlamento europeo in Regione Lombardia.

Si tratta di un passo atteso – continua Coldiretti Lombardia – importante per ridare una prospettiva agli allevatori che hanno compiuto ingenti sforzi, a cominciare da un ulteriore incremento dei livelli di biosicurezza aziendale, per fronteggiare un’emergenza innescata dalla diffusione incontrollata dei cinghiali, principale vettore della malattia. È però altrettanto indispensabile che vengano assicurati anche gli indennizzi per tutti i danni accertati, coprendo le perdite dovute sia agli abbattimenti sia al fermo aziendale forzato.

Presenti all’incontro tra gli eurodeputati della commissione Agricoltura, il presidente della Regione Attilio Fontana e l'assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, anche il presidente di Coldiretti Lombardia, Gianfranco Comincioli.

“Un’ottima notizia quella arrivata oggi della decisione della Commissione europea di allentare in modo sostanziale le restrizioni agli allevamenti suinicoli lombardi delle province di Pavia e di Lodi e anche a quelli piemontesi di Novara”. È il commento dell’assessore Beduschi. “Avevamo subito agito, in sinergia con il Ministero dell’Agricoltura e quello della Salute e il Commissario di Governo per la PSA, Giovanni Filippini – ricorda l’assessore – con misure volte a contenere la diffusione del virus, con recinzioni, strutture di biosicurezza, anche con il sostegno del mondo venatorio e, va sottolineato, con la grande disponibilità al sacrificio degli allevatori di suini e dell’intera filiera della suinicoltura”.

Nel dettaglio, la zona ‘3’, quella con restrizioni totali, viene completamente rimossa. 109 Comuni vengono classificati in zona ‘2’, 57 in zona ‘1’, mentre 72 Comuni precedentemente inclusi nelle zone di restrizione passano a territorio libero.

“Questo non significa – conclude Beduschi – che la battaglia sia finita. È però un grandissimo segnale che in molte zone colpite gli allevatori possano tornare a riaccasare i suini e quindi a tornare lentamente alla normalità. È una grande vittoria di un sistema che ha funzionato nonostante momenti di grandissima difficoltà”.

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