16 Gennaio 2019
SANT’ANTONIO ABATE, ANCHE NEL LARIO DOMANI SI FESTEGGIA IL “PATRONO RURALE”

COMO-LECCO – Anche nelle province di Como e Lecco l’agricoltura è in festa per Sant’Antonio Abate: e non solo nei luoghi dove sorgono chiese dedicate al Santo, come Cantù o Valmadrera, ma in tutte le parrocchie che domani, in tutto il comprensorio lariano, celebreranno la memoria del protettore delle campagne, dell’agricoltura e degli animali.

FESTA RURALE TRA CAMPAGNA E CITTA’
Le tradizioni legate alla festa sono molte: la benedizione degli animali, dei pani, delle campanelle, l’accensione dei grandi falò nei paesi e, un tempo, nelle cascine più grandi, nonché manifestazioni come la tradizionale Fiera di Sant’Antonio che si svolge ogni anno a Crevenna di Erba (quest’anno ha preso il via domenica 13 e vedrà domani, alle 12, il ‘Falò dal Purcel’: la tradizionale iconografia di Sant’Antonio Abate, lo presenta sempre con un piccolo maialino e una campanella al suo fianco, da qui la tradizione).
In ogni caso, l’occasione vuol essere una giornata speciale, per festeggiare l’agricoltura e gli animali di fattoria, ma anche quelli d’affezione presenti nelle case dei cittadini.

LA ‘FATTORIA ITALIA’ A ROMA IN PIAZZA SAN PIETRO
Non si tratta di una festa solo italiana o lombarda, ma di carattere molto più ampio: molto sentita nel confinante Canton Ticino (dove si contano moltissime chiese dedicate al Santo), arriva dritta anche nel cuore della cristianità, Piazza San Pietro in Roma: qui verrà allestita una vera e propria Arca di Noè con mucche, asini, pecore, maiali, capre, cavalli, galline e conigli delle razze più rare e curiose salvate dal rischio di estinzione dagli allevatori italiani: in migliaia, da tutta la Penisola, invaderanno la Capitale per iniziativa dell’Associazione italiana Allevatori (AIA) e della Coldiretti.
Domani, martedì 17 gennaio 2017 dalle ore 9.30 in Piazza San Pietro a Roma ci saranno tra gli altri la mucca pezzata rossa, diffusa anche nelle aree alpine delle nostre province: per l’occasione sarà divulgato lo studio “Fattoria Italia”  alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e del Presidente dell’Associazione Italiana Allevatori (AIA) Roberto Nocentini.

“La festa di Sant’Antonio Abate – sottolinea il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi - è altresì utile a comprendere l’importanza del lavoro degli allevatori nel preservare la biodiversità, salvando quelle razze animali che, altrimenti, rischierebbero l’estinzione: tra esse ci sono anche le capre di razza Verzaschese e di Livo, identitarie di un patrimonio zootecnico di grande tradizione che contraddistingue le terre lariane, risorse preziose per il territorio, il cui allevamento va tutelato per continuare una tradizione che affonda nei secoli le proprie radici”.

SANT’ANTONIO ABATE
Non a Como, ma a Coma, in Egitto: è qui che nacque il protettore delle campagne, si presume nell’anno 251. Sant’Antonio, racconta la tradizione, distribuì ai poveri la cospicua eredità paterna e intraprese una vita di riflessione come eremita.

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