Del bonus di filiera Italia per l’acquisto di prodotti Made in Italy a sostegno della ristorazione possono beneficiare anche gli agriturismi. Lo rende noto la Coldiretti in riferimento ai contenuti del Dl Ristori 4 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Il ristori-quater – spiega Coldiretti Bergamo - chiarisce che i contributi, la cui domanda può essere presentata fino al 15 dicembre attraverso il Portale della ristorazione o presso gli sportelli degli uffici postali, spettano agli agriturismi a prescindere dal codice ATECO utilizzato per l’esercizio delle attività di alloggio e ristorazione e supera i dubbi interpretativi che erano sorti a seguito del decreto-legge di agosto permettendo agli operatori agrituristici di accedere al bonus ristorazione anche, come chiarito dallo stesso Ministero, in relazione alla cessione di prodotti agricoli tra azienda agricola e azienda agrituristica connessa.
Una precisazione importante che risponde alle sollecitazioni della Coldiretti impegnata nella campagna di mobilitazione #mangiaitaliano per sostenere l’intero sistema agroalimentare nazionale che oggi con 3,6 milioni di lavoratori è diventato la prima realtà economica del Paese con la responsabilità di garantire un adeguato approvvigionamento alimentare all’intera popolazione di fronte alla pandemia.
Il comparto agrituristico provinciale – sottolinea la Coldiretti Bergamo – è stato duramente penalizzato dagli effetti della pandemia. La possibilità di proporre i pasti da asporto e la boccata di ossigeno dei mesi estivi in cui le aziende agrituristiche, sfruttando gli ampi spazi esterni, sono riuscite a in qualche modo a lavorare, non sono stati sufficienti a salvare la stagione che si chiude con un deficit molto pesante. E’ ancora più negativo il bilancio delle 53 fattorie didattiche, che ha causa della chiusura delle scuole prima e delle restrizione richieste dall’emergenza sanitaria nell’anno scolastico in corso, praticamente non hanno potuto svolgere alcun tipo di attività.
Si tratta di un colpo drammatico ad un sistema che in provincia di Bergamo con 185 strutture, è a tutti gli effetti un segmento significativo non solo del comparto agricolo ma anche del turismo bergamasco, sia in termini di offerta per la ristorazione con 9239 pasti/giorno, sia per quanto riguarda l’offerta per il pernottamento con 939 posti letto.