MAIALI ALLA DIOSSINA: COME AVERE CERTEZZA DI COMPRARE ITALIANO?
COLDIRETTI COMO-LECCO: COMPRATE CARNI E SALUMI DIRETTAMENTE DAGLI AGRICOLTORI
“Come avere la certezza di comprare carne di suino o salumi di casa nostra? Oggi i consumatori hanno una concreta possibilità: rivolgersi direttamente alle nostre aziende agricole che fanno vendita diretta oppure scegliere prosciutti a Denominazione di Origine Protetta che sono riconosciuti dall'Unione Europea e individuabili dal marchio comunitario (DOP) o da quello del Consorzio di Tutela come i Prosciutti di Parma, San Daniele, Modena, Berico-Euganeo, Carpegna e Toscano”.
Lo dice Coldiretti Como-Lecco commentando le notizie che giungono dalla Germania sui suini allevati con mangimi alla diossina e rispondendo alle domande di cittadini e consumatori che chiedono come e dove acquistare carne e salumi sicuri.
In attesa della indicazione dell’origine degli allevamenti (la legge verrà approvata in forma definitiva il 18 gennaio), il Presidente di Coldiretti di Como e Lecco, Fortunato Trezzi, invita i cittadini a rivolgersi direttamente alle aziende agricole che fanno vendita diretta. “Acquistare italiano – spiega Trezzi - non è solo un comportamento estemporaneo dettato dalla precauzione per i fatti accaduti nel nord Europa, ma un modo per garantirsi sempre completa sicurezza e garanzia di qualità.
Come fare per sapere dove poter acquistare carne e salumi di maiali veramente allevati nelle nostre aziende lo spiega il Direttore di Coldiretti di Como e Lecco, Tino Arosio. “sul territorio delle province di Como e di Lecco vi sono numerose aziende che effettuano vendita diretta, ma i consumatori possono comprare tranquillamente salumi nostrani andando ai Mercati di Campagna Amica che si svolgono a Erba, a Cantù, a Lomazzo, a Olgiate Comasco, a Uggiate Trevano, Albavilla.
Oggi più che mai – spiega Coldiretti - la legge nazionale che i l Parlamento di appresta a votare rappresenterebbe un punto a favore della civiltà e della democrazia, ma anche un chiaro monito alla Ue: quando forze sociali, consumatori e cittadini fanno squadra è possibile sconfiggere le lobby e far vincere la gente, quando è in gioco la salute e la sicurezza di ciò che mangiamo si deve agire subito e non darsi tre anni per pensarci su, come vuole fare l’Europa.
La legge sulla etichettatura obbligatori è una risposta concreta del nostro Paese ad una emergenza che sta raggiungendo dimensioni inquietanti. Questa nuova emergenza cozza clamorosamente con la inerzia comunitaria, riaffermata ancora pochi giorni fa dove, nonostante il parere favorevole del Parlamento Europeo espressione dei cittadini, il Consiglio Europeo dei Ministri della salute (con la sola eccezione dell’Italia e pochi altri paesi) ha espresso contrarietà all’etichetta obbligatoria europea con l’origine degli alimenti.
Secondo l’Ue, ci verrebbe da pensare, che con una chiara etichettatura lederemmo gli interessi commerciali di quei “delinquenti” che fabbricano alimenti zootecnici con “olio bruciato di motori”, ovvero di quel mercato di carne, latte e uova che avvelena le nostre tavole e uccide le nostre imprese oneste.
Ma evidentemente questi aspetti poco contano per la Ue delle lobby e degli interessi, quelle lobby e quegli interessi che conosciamo bene in quanto anche in Italia hanno cercato di bloccare la nostra legge sull’etichettatura.
L’Italia è un forte importatore di carne di maiale dalla Germania soprattutto destinata alla produzione di prosciutti (circa 13 milioni di pezzi all’anno) per un totale di 220 milioni di chili nei primi nove mesi del 2010 con un aumento del 12 per cento rispetto allo scorso