Latte, Coldiretti contro gli accordi al ribasso come quello firmato da Confagricoltura
Cresce la rabbia fra gli allevatori
“Gli accordi al ribasso svendono il latte italiano e sono il cavallo di Troia con il quale le industrie vogliono piegare gli allevatori e il nostro vero Made in Italy”: così Coldiretti Lombardia boccia l’ultima intesa siglata nei giorni scorsi fra Galbani-Italatte (uno dei più grossi importatori di prodotti dall’estero), Unione Agricoltori di Cremona e Confagricoltura Lombardia per un prezzo al litro che chiuderà il 2010 in discesa a 36,5 centesimi e una media intorno ai 36,9 centesimi.
Quell’accordo è una ferita per tutto il settore zootecnico lombardo – afferma Coldiretti Como e Lecco – perché prevede condizioni economiche molto distanti dalla realtà del mercato mentre le aziende agricole stanno sopportando costi di gestione sempre più pesanti. Inoltre – aggiunge la Coldiretti – non c’è neppure una clausola di salvaguardia sulla valorizzazione dei prodotti lattiero caseari italiani rispetto a quelli stranieri, di cui Galbani importa circa 8 milioni di quintali all’anno.
“Noi continueremo a lottare per un prezzo equo che tenga conto del trend al rialzo di tutto il mercato perché, al contrario di altri, non vogliamo farci trattare da burattini nelle mani degli industriali ” commenta Coldiretti Como-Lecco.
Intanto fra gli allevatori monta la rabbia. “Sarebbe interessante sapere – si domanda la Coldiretti Lariana – cosa pensano a Como i dirigenti e i soci di Confagricoltura di questa firma, se l’hanno subita o se la condividono, perché siamo realmente di fronte ad un fatto che impedisce a tutti gli allevatori di avere un prezzo di gran lunga superiore a quello firmato con Galbani”.
“In un momento in cui tutte le quotazioni dei formaggi hanno preso il volo e i consumi sono in ripresa – aggiunge Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia – qualsiasi intesa svantaggiosa siglata anche solo da una minoranza del mondo agricolo rischia di danneggiare tutti. E questo non lo possiamo accettare”.