COMO-LECCO – “Un buon accordo che, nonostante il periodo difficile, rappresenta la volontà delle imprese agricole di essere quanto più vicine possibili alle esigenze di chi lavora in agricoltura. In questi mesi la sinergia e il lavoro comune, di imprese e lavoratori, sono stati fondamentali per affrontare l’anno più terribile di sempre, nel susseguirsi di incognite legate alla pandemia che, ancora, non si sono placate. Un’intesa che dà certezze e traccia una via”.
Così il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi a commento dell’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali sul rinnovo del contratto per gli operai agricoli, florovivaisti e giardinieri delle due province lariane.
Il contratto riguarda circa 2.400 operai agricoli, florovivaisti, giardinieri a tempo indeterminato e determinato.
“E’ stata una lunga ma proficua concertazione – commenta Trezzi – che ha visto la Coldiretti interprovinciale impegnata in prima linea nel dialogo con le organizzazioni sindacali, con le quali già abbiamo lavorato nei mesi scorsi con la creazione del comitato Covid per le aziende del settore agricolo di Como e Lecco, che va a rinforzare il già esistente Comitato per la salute e sicurezza che ha al suo interno, già dal 2014, i appresentanti per la sicurezza del territorio”.
L’intesa, peraltro, è stata raggiunta nei giorni antecedenti alla mobilitazione dei lavoratori agricoli, che scendono in piazza per il presidio convocato dai sindacati confederali di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil: Coldiretti ha espresso condivisione sulla necessità di imprimere un’accelerazione importante e definitiva alla chiusura delle trattative sui contratti provinciali per gli operai agricoli assicurando ai collaboratori delle nostre imprese quelle necessarie garanzie di riconoscimento di professionalità.
Anche l’ipotesi di inserire nella prossima riforma della Politica Agricola (PAC) una clausola di condizionalità per subordinare gli aiuti, alle imprese agricole che applicano e rispettano i contratti collettivi – precisa la Coldiretti - rientra in questa logica. Grazie ai lavoratori agricoli e al costante percorso di qualificazione l’agricoltura Made in Italy è diventata la più green e può contare sulla leadership indiscussa per la qualità alimentare con 313 specialità Dop/Igp/Stg, compresi grandi formaggi, salumi e prosciutti, riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 80mila aziende agricole biologiche e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari.
Il nuovo contratto provinciale prevede un aumento salariale dell’1,8% a partire dal 1° gennaio 2021 con arretrati e con rivalutazione di tutte le indennità sulla base dell’aumento concordato.
“Partiamo dall’intesa raggiunta guardando al futuro e a una necessaria ripresa che, oltre al lavoro delle nostre imprese, dovrà garantire il sostentamento alle migliaia di famiglie di chi in agricoltura lavora. Il comprensorio lariano è terra di eccellenze produttive nel campo agroalimentare e florovivaistico: tra i comparti cardine c’è anche quello turistico, e proprio gli agriturismi stanno ancor oggi subendo gli effetti drammatici della pandemia, con una Pasqua blindata e assoluta incertezza sul futuro. Per questo, a duplice tutela di imprese e lavoratori, ribadiamo la necessità di intervenire con forza, assicurando la sopravvivenza di quelle imprese che stanno vivendo il momento più difficile di sempre”.
(31/03/2021)