4 Gennaio 2011
BUSTE DI PLASTICA ADDIO

Buste di plastica addio
Con l’inizio del 2011 è entrato in vigore il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica.
Gli italiani sono tra i massimi utilizzatori in Europa di shoppers in plastica con un consumo medio annuale di 300 sacchetti a testa. In Italia arriva un quarto dei 100 miliardi di pezzi consumati in Europa dove vengono importati per la maggioranza da paesi asiatici come la Cina, Thailandia e Malesia. Il 28% di questi sacchetti diventa rifiuto e va ad inquinare l’ambiente in modo pressoché permanente poichè occorrono almeno 200 anni per decomporli.
Ecco un breve vademecum per poter “sopravvivere” alla spesa, anche presso i Mercati di Campagna Amica presenti nella nostra provincia,  senza busta di plastica:
-          Cercare nei cassetti o negli armadi delle borse in tessuto che non si usano più che ci sono state regalate durante qualche viaggio o incontro: andranno benissimo per contenere la spesa. Per gli acquisti quotidiani sono adatte anche delle vecchie borse di paglia o quelle che si usano per portare gli asciugamani in spiaggia.
-          Meglio dividere la spesa in due o più contenitori perché più leggeri e più pratici da trasportare, manovra utile soprattutto per quelli in mater-B che così resistono meglio.
-          Riutilizzare più volte le “vecchie” buste di plastica che si hanno ancora in casa: se si evita di metterci i detersivi (ingombranti e pesanti) possono resistere più e più volte. Una volta rotte, metterle nell’apposito contenitore della raccolta differenziata.

-           Se si hanno delle vecchie scatole di cartone formato carrello da supermercato ancora in buone condizioni, rinforzarne il fondo e gli angoli con del nastro adesivo da imballaggio e usarle per la spesa.

-          Recuperare dalle soffitte o dalle cantine i trolley della spesa delle nostre nonne, dargli una bella rinfrescata e rimetterli in azione. E considerare che l’uso di certi contenitori rispetto ad altri alla fine è anche una questione di abitudine.

Plastica addio, ma è lotta contro il “caro sacchetti”. Secondo le stime della Coldiretti ogni italiano spenderà in media almeno 30 euro all’anno in più per le buste in materiale biodegradabile, considerando che nei negozi e nei supermercati il prezzo oscilla fra i 10 e i 20 centesimi al pezzo.
Un costo che si può tagliare di oltre l’80 per cento se si investono dai 3 ai 5 euro nell’acquisto di borse in cotone o in altro materiale resistente in grado di essere utilizzate più e più volte.

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