A Como e Lecco crescono le offerte formative in ambito agrario e le imrese aprono le porte agli alunni grazie all'accordo Coldiretti-MIUR 

COMO-LECCO  - Più di un quarto delle famiglie lombarde (26,3%) non dispone di un accesso a internet: il 57% perché “in casa nessuno sa usarlo” e l’11% per i costi eccessivi di un computer e di una linea dati. 
 E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Como Lecco, sulla base dell’ultimo rapporto Istat, per la corsa finale alla compilazione delle iscrizioni online alle scuole secondarie di II grado e ai corsi di istruzione e formazione dei centri di formazione professionale regionali; il termine, infatti, è fissato per le ore 20 del 6 febbraio 2017.
Sono 77 le scuole superiori nelle nostre due province – precisa la Coldiretti lariana sui dati dell’Assessorato all’Istruzione di Regione Lombardia. Fra licei, istituti tecnici e professionali, sono 33 le offerte statali (18 Como – 15 Lecco) e 44 gli istituti paritari (29 Como – 15 Lecco).  
Anche i giovani che decidono di avvicinarsi al mondo agricolo hanno ottime possibilità di scelta fra le quattro scuole superiori che offrono percorsi formativi inerenti lo sviluppo rurale, le tecniche di coltivazione, la paesaggistica, la gestione dell’ambiente, il florovivaismo, l’agriturismo, ecc.: l’Istituto San Vincenzo ad Albese con Cassano, la Fondazione Minoprio di Vertemate, la Casa degli Angeli di Lecco e dall’anno scolastico 2017/2018 anche un’offerta statale presso il Romagnosi di Erba. A queste scuole si aggiunge il Centro di Formazione di Consolida a Lecco con una specifica e mirata offerta per le persone disabili.
A seguito dell’entrata in vigore della nuova legge 107 sulla “Buona Scuola”, Coldiretti ha siglato un protocollo con il MIUR sull’alternanza scuola lavoro e le imprese agricole si sono rese disponibili ad ospitare i ragazzi nelle proprie strutture, con percorsi variegati in base al settore di riferimento. Almeno 400, sono le ore che gli studenti degli istituti professionali e tecnici dovranno dedicare alla formazione in azienda. In termini assoluti, la regione dove più studenti intraprendono un percorso di alternanza è proprio la Lombardia.
“I giovani hanno visto prima, e meglio di altri, dove ci sono reali prospettive e fiducia per far tornare a crescere l’economia dei nostri territori” afferma il presidente della Coldiretti Como e Lecco Fortunato Trezzi nel sottolineare che “è in atto una rivoluzione generazionale che punta su quegli asset di distintività, anche locali, che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina. In un momento in cui tutto il mercato del lavoro è in crisi” conclude Trezzi “l’agricoltura moderna e multifunzionale consente oggi ai giovani di avviare un’attività imprenditoriale nella quale esprimere le proprie idee e il proprio vissuto di esperienza e cultura”.
Una spinta alla crescita del settore che è destinata a consolidarsi nel tempo grazie alle opportunità di insediamento nell'agricoltura per molti giovani imprenditori con l'avvio dei Piani di Sviluppo rurale regionali finanziati dall'Unione Europea. Gli interventi che si rivolgono a giovani agricoltori tra 18 e 40 anni non compiuti possono arrivare ad offrire - spiega Coldiretti Como Lecco - fino a 70.000 euro a fondo perduto per iniziare l'attività oltre a un contributo a fondo perduto sugli investimenti aziendali che può arrivare sino al 60% ma i giovani potranno accedere inoltre a tutte le altre misure previste sviluppo rurale come consulenza aziendale o la formazione con criteri di priorità. Un sostegno che è stato accompagnato da una importante misura nella Legge di stabilità che prevede l'esonero dei contributi previdenziali al 100% per i primi tre anni e poi del 66% e 50% per il quarto e quinto anno, fortemente sostenuta dai giovani della Coldiretti.